Goethe aderisce alla Massoneria nella notte di San Giovanni del 1870, notte nella quale viene iniziato nella Loggia “Anna Amalia alle Tre Rose”. Regalerà i guanti bianchi dell’iniziazione, destinati alla sua “polarità contraria”, all’amata Charlotte von Stein, preavvisandola con una lettera “… un piccolo regalo La attende… che posso fare ad una sola donna, per una sola volta nella mia vita!”.
Più tardi Goethe aderirà all’Ordine ancor più segreto degli “Illuminati”, con valenze più radicali anche dal punto di vista politico (contro ogni dispotismo ed i poteri assolutistici). Una rivista russa ha ritrovato e pubblicato il suo giuramento di adesione/iniziazione all’Ordine degli Illuminati (era finito fra i documenti rastrellati dall’Armata Rossa durante l’avanzata nella Germania nazista, durante l’ultima guerra mondiale: “Io sottoscritto, mi impegno con il mio onore e buon nome, rifiutando ogni clausola segreta, a non svelare a nessuno… perfino agli amici più intimi… in nessun modo, indipendentemente che sia assunto o no, i quesiti che riguardano la mia affiliazione alla società segreta, affidati a me dal signor Bode, consigliere di legazione. Tanto più che sono stato assicurato che tale società non intraprende nulla contro lo Stato, la Chiesa ed i buoni costumi. M’impegno inoltre a restituire immediatamente tutti i documenti e le lettere, ricevuti a tale proposito, dopo aver preso le note da me solo concepibili. Se, eventualmente, io ricevessi per custodia qualche documento ufficiale dell’Ordine, devo serrarlo in modo estremamente minuzioso, allegando l’indirizzo di un versato e probo membro dell’Ordine, affinchè, in caso di mia morte subitanea, quel documento non capiti assolutamente nelle mani di nessun altro. Tutto ciò prometto senza alcuna clausola segreta, e dichiaro da uomo onesto che vuole rimanere tale, che io non abbia impegni con altre società e non divulghi a nessuno i segreti a me affidati in modo riservato” firmato Goethe.
Nel corso degli anni, però, Goethe si rivelò poi sempre più contrario ed ostile alle degenerazioni politiche e mondane della Massoneria, pur non dissociandosene mai (arrivando anche a denunciare quelle che a lui apparivano logge particolarmente “deviate”), desiderando vivere un’esperienza iniziatica più spirituale, esoterica, intimistica. La sua evoluzione personale consistette semmai nel passaggio da una visione “magica” dell’ideale massonico, ad una sua accezione più “umanitaria” (Humanitat). Ed in suo celebre scritto, che riportiamo di seguito, lo stesso Goethe ha voluto precisare in poesia ciò che egli intendeva fosse o dovesse essere la “vera” Massoneria.
COS’E’ LA MASSONERIA
In casa è bontà
In affari onorabilità
In società é cortesia
Nel lavoro è onestà
Con gli infelici è compassione
Contro l’ingiustizia è resistenza
Per la debolezza è aiuto
Davanti ai codici è lealtà
Contro la falsità è smemoratezza
Per i felici è compiacimento
Per l’umanità è dedizione
Con il prossimo è umiltà e tolleranza
Al cospetto di dio è Amore
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