kipling if doubleday 1910

SE

 

Se riesci a conservare il controllo quando tutti 
Intorno a te lo perdono e te ne fanno una colpa; 
Se riesci ad aver fiducia in te quando tutti 
Ne dubitano, ma anche a tener conto del dubbio; 
Se riesci ad aspettare e non stancarti di aspettare, 
O se mentono a tuo riguardo, a non ricambiare in menzogne, 
O se ti odiano, a non lasciarti prendere dall'odio, 
E tuttavia a non sembrare troppo buono e a non parlare troppo saggio;

Se riesci a sognare e a non fare del sogno il tuo padrone; 
Se riesci a pensare e a non fare del pensiero il tuo scopo; 
Se riesci a far fronte al Trionfo e alla Rovina 
E trattare allo stesso modo quei due impostori; 
Se riesci a sopportare di udire la verità che hai detto 
Distorta da furfanti per ingannare gli sciocchi 
O a contemplare le cose cui hai dedicato la vita, infrante, 
E piegarti a ricostruirle con strumenti logori;

Se riesci a fare un mucchio di tutte le tue vincite 
E rischiarle in un colpo solo a testa e croce, 
E perdere e ricominciare di nuovo dal principio 
E non dire una parola sulla perdita; 
Se riesci a costringere cuore, tendini e nervi 
A servire al tuo scopo quando sono da tempo sfiniti, 
E a tener duro quando in te non resta altro 
Tranne la Volontà che dice loro: "Tieni duro!".

Se riesci a parlare con la folla e a conservare la tua virtù, 
E a camminare con i Re senza perdere il contatto con la gente, 
Se non riesce a ferirti il nemico né l'amico più caro, 
Se tutti contano per te, ma nessuno troppo; 
Se riesci a occupare il minuto inesorabile 
Dando valore a ogni minuto che passa, 
Tua è la Terra e tutto ciò che è in essa, 
E - quel che è di più - sei un Uomo, figlio mio!

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